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- Data di creazione 18 Luglio 2020
- Ultimo aggiornamento 18 Luglio 2020
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Il nostro fondatore riassume in un mottetto il primo e l'ultimo versetto di questa preghiera che in realtà è un inno eucaristico, uno dei cinque attribuiti a San Tommaso d'Aquino, scritti in occasione dell'introduzione della solennità del Corpus Domini nel 1264 su commissione di papa Urbano IV; affronta il tema teologico e mistico della inabitazione (reciproca indipendenza fra lo stato e i vari culti e religioni). Viene utilizzato durante le adorazioni eucaristiche e nelle preghiere di ringraziamento al termine della S. Messa, allo spezzare del pane.
Adoro Te devote, latens Deitas, Quae sub his figuris vere latitas: Tibi se cor meum totum subiicit, Quia te contemplans totum deficit. Iesu, quem velatum nunc aspicio, Oro fiat illud quod tam sitio; Ut te revelata cernens facie, Visu sim beatus tuae gloriae. Amen.