Vexilla Regis - Perosi
Il Vexilla regis è un inno, le cui parole sono tratte dal poemetto in dimetri giambici composto da Venanzio Fortunato in occasione dell'arrivo della reliquia della Vera Croce a Poitiers. Esso prende titolo dalle parole iniziali della prima stanza. Viene principalmente cantato il Venerdì santo in onore della Santa Croce, nella ricorrenza della festa, ormai soppressa, della Invenzione della Croce (3 maggio), e nella celebrazione della Esaltazione della Santa Croce (14 settembre). La fama di questo inno è stata accresciuta dal fatto che venne ripreso nella Divina Commedia da Dante Alighieri nel verso Vexilla regis prodeunt inferni, con cui la guida Virgilio, rovesciandone il senso, introduce la rappresentazione parodica della croce.
Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor suspensus est patibulo.
- Versione
- Download 2
- Dimensioni file 78.87 KB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 27 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 27 Giugno 2020
Regi Saeculorum - Casimiri
E' il canto del capitulum, tratto dalla Prima Lettera di Paolo a Timoteo, 1, 17, una delle tre epistole conosciute come lettere pastorali incluse nel Nuovo Testamento. Cristiani, teologi, Padri della Chiesa e scrittori dei primi secoli. Innocenzo XII emise, in data 20 agosto 1692, un decreto sulla musica nella liturgia. Il provvedimento, dissipando la confusione causata dalle diversità di interpretazioni, e illuminando tutta la questione, proibì in genere il canto di ogni cantilena o mottetto. Con questi presupposti, nel 1699 indisse il giubileo del 1700 (bolla Regi saeculorum, 18 maggio 1699). Il canto del capitulum è comunque un breve brano scritturale principalmente tratto dalle epistole neotestamentarie, uno degli ordinamenti secondo il rito romano antico, dei vespri (preghiere del tramonto).
Regi saeculorum, immortali et invisibili, soli Deo, honor et gloria, in saecula saeculorum, Amen.
- Versione
- Download 0
- Dimensioni file 411.43 KB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 27 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 27 Giugno 2020
Salve Regina - Schubert
La "Salve Regina" è una delle 4 antifone mariane (le altre antifone mariane sono: Regina Coeli, Ave Regina Coelorum e Alma Redemptoris Mater). L'origine della preghiera risale all'XI secolo, ma la sua composizione non è certa. Questa versione poetica risale al Medioevo, è scritta in latino e viene tradizionalmente attribuita a Ermanno di Reichenau, noto come Ermanno il contratto. Tradizionalmente viene cantata in latino, tuttavia ne esistono numerose traduzioni in tutte le lingue. Si loda e si prega la sempre Vergine Madre di Dio al fine di intercedere il perdono e la misericordia di Dio per i propri e altrui peccati, ed essere per ognuno avvocata di salvezza eterna e speranza dell'incontro con Gesù.
Salve Regina, mater misericordia; Vita, dulcedo et spes nostra, salve. Ad Te clamamus, exules filii Hevae. Ad Te suspiramus, gementes et flentes in hac lacrimarum valle.
- Versione
- Download 0
- Dimensioni file 1.77 MB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 27 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 27 Giugno 2020
Sancta Et Immaculata - Cisilino
Il responsorio è il canto che segue la lettura nella liturgia delle ore della Chiesa cattolica.
Il nome di responsorio dato tradizionalmente a questo pezzo, testimonia la sua forma originale della salmodia responsoriale dove la schola cantava un salmo o un cantico e l'assemblea rispondeva cantando un'antifona dopo ogni versetto. Nello stile polifonico, il canto dei solisti, a più voci, è piuttosto elaborato contrappuntisticamente, mentre quello del coro è omofono o di una polifonia semplicissima.
Sancta et immaculata virginitas, quibus te laudibus referam nescio, quia quem caeli capere non poterant tuo gremio contulisti.
Versetto: Benedicta tu in mulieribus et benedictus fructus ventris tui.
- Versione
- Download 2
- Dimensioni file 46.98 KB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 27 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 25 Luglio 2020
Tenebrae Factae Sunt - Nenna
Calarono le tenebre su tutta la terra quando i Giudei crocifissero Gesù. E verso l’ora nona Gesù esclamò a gran voce: «Mio Dio, perché mi hai abbandonato?». Allora uno dei soldati colpì il suo fianco con una lancia. Ecco, vi fu un gran terremoto e il velo del tempio si squarciò e tutta la terra tremò.
E, chinato il capo, spirò. Tutta la natura pianse la morte del Signore; ma le tenebre non devono riflettersi nel nostro animo perché la redenzione operata dal Cristo deve generare nel nostro cuore uno splendore di luce, di grazia e di amicizia con Dio.
Tenebrae factae sunt super universam terram dum crucifixerunt Jesum, Judaei. Et circa horam nonam exclamavit Jesus voce magna: «Deus meus, quid me dereliquisti?». Et, inclinato capite, emisit spiritum.
- Versione
- Download 2
- Dimensioni file 146.89 KB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 27 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 25 Luglio 2020
Tu Es Petrus - Perosi
L’apostolo Pietro è stato posto da Gesù Cristo a capo e fondamento della Chiesa con queste esplicite parole musicate in questo brano:
“Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto anche nei cieli” (Matteo 16, 18-19).
Gesù preannunciò a Pietro anche quale sorte gli sarebbe toccata, per testimoniare la fede; il martirio in croce, come il Maestro. Il martirio di Pietro avvenne nella persecuzione di Nerone, scatenata dopo l’incendio di Roma voluto dallo stesso imperatore, nell’anno 64, ma della quale furono incolpati ingiustamente i cristiani. (Tacito, Annales, XV, 44). Il capo degli apostoli venne crocifisso nel colle Vaticano, dove oggi sorge la Basilica di S. Pietro.
- Versione
- Download 1
- Dimensioni file 198.58 KB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 27 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 27 Giugno 2020
Tu Es Petrus - Remigio
Brano d'obbligo per la "Rassegna Internazionale di Pescara" del 13 Settembre 1979, nostra partecipazione (Secondo posto in polifonia, terzo in folklore), a noi caro per la sfida vissuta molto soddisfacente.
Dopo la fine del Concilio Vaticano II, molte delle cerimonie speciali e dei paramenti usati nelle messe papali furono gradualmente eliminati. Papa Benedetto XVI riprese poi alcune di queste tradizioni. Un esempio è l'esecuzione dell'inno pontificio da parte di una banda di ottoni dalla loggia interna della Basilica di San Pietro, per annunciare l'arrivo del papa, seguito dal canto del "Tu es Petrus" da parte del coro della Cappella Sistina al momento opportuno.
Tu es Petrus, Et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam, Et portae inferi non praevalebunt adversus eam. Et tibi dabo claves regni caelorum.
- Versione
- Download 0
- Dimensioni file 618.40 KB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 27 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 27 Giugno 2020
Verginella Gloriosa - Casimiri
Questo brano scritto per sole voci bianche e da cantare la sera del rosario, è d'ispirazione verso Santa Chiara di Assisi; le parole di anonimo furono redatte per incarico di papa Alessandro IV da un frate minore, dopo la sua canonizzazione (oscilla - nei vari esemplari della bolla Clara claris praeclara - tra l'agosto e l'ottobre del 1255).
Verginella gloriosa, Di Gesù diletta sposa, Nostra madre e cittadina, Gli occhi a noi dal Cielo inchina.
Deh! Tu impetra al suol natio
- Versione
- Download 0
- Dimensioni file 108.26 KB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 27 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 27 Giugno 2020
Exsultate Justi - Bartolucci
Il Salmo 33, ovvero l'Inno alla Provvidenza, è il testo di questo brano che comincia con un’esortazione alla gioia. Infatti la tentazione della tristezza è sottile, ma il salmista esorta ad allontanarsi dalla tristezza accompagnando la lode con la cetra, con l’arpa a dieci corde. La lode sia canto. Canto che nasce dall’amore, dal cuore, da un cuore puro. Non canto di bella voce, ma canto di bel cuore.
Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. Cantate al Signore un canto nuovo, con arte suonate la cetra e acclamate, perché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera.
- Versione
- Download 6
- Dimensioni file 610.89 KB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 20 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 20 Giugno 2020
Exsultate Justi - Viadana
Rallegrati nel Signore ("Rallegrati nel Signore, o giusto" Salmo 33: 1- 3) faceva parte del concerto Chiesa op. 12, una collezione di cento pezzi terminata dall'autore nel 1602. Si alternano doppi e tripli metri e Viadana usa la voce per imitare l'arpa e la lira menzionate nel testo del salmo. La messa termina con un ritorno alla prima parte omofonica. L'autore è stato una figura chiave nella transizione dal Rinascimento al Barocco grazie al suo uso del basso figurato o continuo (qualsiasi numero di strumenti o voci che giocano nel basso registro armonico).
Exsultate justi in domino, Rectos decet collau datio. Confitemini domino in citara, In psalterio decem chordarum, Psalite illi, Cantate ei, Canticum novum, Bene psalite ei in vociferatione.
- Versione
- Download 0
- Dimensioni file 323.54 KB
- Conteggio file 1
- Data di creazione 20 Giugno 2020
- Ultimo aggiornamento 20 Giugno 2020