Uno dei dieci canti che il compositore ha scritto e raccolto per la rappresentazione di una liturgia popolare. Parole di San Domenico, che aveva nove modi di pregare sull'altare, anche completamente disteso con la faccia contro la terra dicendo: "Io sono prostrato nella polvere, dammi vita secondo la tua parola".

Prostrati nella polvere, dinanzi al Santo Altar, a te lo sguardo supplice e il cuore o Dio leviam.....

Canto di ingresso nella liturgia, uno dei canti maggiormente eseguiti ed apprezzati dal Rinnovamento dello Spirito Santo, movimento ecclesiale riconosciuto dalla CEI come associazione privata di fedeli, nato nella seconda metà del secolo scorso come libera iniziativa di una rinnovata effusione dello Spirito Santo. Si sfrutta un'altra incantevole melodia di J.S. Bach.

Re dei Re, i cori angelici in cielo cantano le tue lodi nello splendore dei secoli.

Un'altra armonia meravigliosa di J.S. Bach, rielaborata come canto cristiano moderno con un testo in italiano di G.Stefani, in realtà è tratto dall'Orgelbuchlein, una raccolta di 46 preludi corali per organo.

Se tu m'accogli o Padre buono, prima che venga sera, se tu mi doni il tuo perdono, avrò la pace vera. Ti chiamerò mio Salvator e tornerò Gesù con Te.

Canto tipico di oratorio, scritto da un Maestro di Cappella insignito del ruolo di cappellano di Sua Santità che ha passato la vita in primo piano nella storia musicale bergamasca, dedicandosi come parroco ai suoi giovanissimi e come direttore dello storico Coro dell'Immacolata

Sei il mio mattino, sei la mia speranza, l’anima ti chiama e sospira te.
Come terra arsa, grido la mia sete, apro le mie labbra, scendi su di me.

Canto pasquale a Cristo Re, l'autore elabora questo brano sulla musica di William Croft, famoso compositore e organista inglese vissuto a cavallo del 1600/1700, autore di una intera raccolta di musica sacra famosa come prima collezione di musica da chiesa stampata in forma di spartito musicale.

Signore Gesù, che regni su noi, un dì tornerai con gli angeli tuoi; quel giorno le genti attendono te venir tra le nubi Re....

Composto nel 1963, l'autore si rivolge al sole e gli chiede di annunciare la gioia più bella:

Cristo, Agnello di Dio, ci offerse le sante ferite fulgenti di luce divina. Gloria in cielo ed in terra si canti: Cristo, Verbo divino, per noi sull'altare immolato, per noi trionfante s'inciela.

Tiberiade è una città sulla riva occidentale del lago suddetto, in Israele, costruita attorno all'anno 20 da Erode Antipa, figlio di Erode il Grande, con lo scopo di farne la capitale del regno di Galilea. Il nostro direttore musica le parole che riconoscono al lago il suo ruolo di "Lago di Dio".

La tua voce, Tiberiade, arriva dal mare....

Bach conosceva a memoria cinquemila canti religiosi (raccolta di Lipsia 15) e poteva attingere a piene mani ad un patrimonio che conservava melodie risalenti fino al XII secolo, fino a sequenze gregoriane del IX secolo. Non solo... era un maestro di musica sacra che aveva l'umiltà di trascrivere, copiare, trovare musica in tutti gli angoli della Germania, allora così mesta perché ferita dalla guerra dei trent'anni. Quindi diversi compositori, tra cui in questo brano il presbitero Luciano Migliavacca, prendevano le sue musiche e ci associavano le parole.

Risorgete a nuova vita, uscite morti dalle tombe! risuona il grido del Signore... Alleluja

Canto tratto dalla "Passione secondo Matteo" del sommo J.S. Bach, recitata e cantata la prima volta il venerdì Santo, il giorno più santo dell'anno, 11 aprile 1729, nella Thomas Kirche di Lipsia. Riassume la summa (tutte le possibilità polifoniche esperimentate precedentemente) di tutto il suo sapere e il suo fare e, anche per il temperamento di grandiosità e tristezza, mestizia e pace che sono la cifra della sua anima, in relazione alla morte di Cristo.

O capo insanguinato, trafitto dal dolor; di spine incoronato, offeso nell'onor; tu doni a noi l'esempio d'immensa carità, l'affronto triste ed empio, più caro al cuor ti fà...

Canto classico di antifona, ovvero una frase, spesso breve, che viene recitata o di preferenza cantata in una salmodia durante una celebrazione liturgica dell'ufficio o della messa. Solitamente si tratta di un versetto di un salmo o scrittura, ma può essere, come in questo caso, anche una semplice composizione ecclesiale che ha lo scopo di inquadrare il salmo cantato all'interno dell'occasione liturgica celebrata; in effetti, i cori umbri usano questa composizione durante l'ingresso della messa che si tiene ogni anno nella cattedrale di Perugia (di regola il giorno di Santa Cecilia, patrona della musica) in occasione del loro raduno.

Sacerdos et Pontifex, et virtutum opifex, pastor bone in populo, ora pro nobis Dominum.