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- Data di creazione 4 Luglio 2020
- Ultimo aggiornamento 4 Luglio 2020
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Le “sette parole” che Gesù pronunciò sulla croce costituiscono il testamento spirituale d’amore del Cristo morente.
“Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Lc 23, 34)
La prima espressione del Crocifisso è una parola di perdono per i suoi crocifissori. Questo amore che perdona e non serba odio nei confronti dei carnefici è stato testimoniato mirabilmente da san Massimiliano Maria Kolbe; il santo, “con un atto di amore, ha reso presente l’Amore di Dio in un inferno di odio”.
“In verità Io ti dico: oggi sarai con me nel paradiso” (Lc 23, 43)
Queste stesse parole sono state fatte proprie da Maria Goretti quando, colpita per ben 14 volte da un giovane con un punteruolo che voleva attentare alla sua verginità, fu trasportata sanguinante in ospedale. Ciò accadde verso la fine del 1906. Alessandro, il carnefice, fu poi accolto dai Padri Cappuccini e, con sua profonda gioia, ricevette anche il perdono da parte della madre di Maria.
“Donna, ecco tuo figlio!”. “Ecco tua madre!” (Gv 19, 26-27)
“Mamma, non pensare a me! Io sto vivendo il gesto del più grande amore: e questo mio amore è l’unica ancora di salvezza per l’umanità!». In relazione alla maternità di Maria, la potente intercessione della Vergine a Lourdes abbia liberato dall’ateismo il chirurgo Alexis Carrel (premio Nobel per la medicina), in seguito a un miracolo accaduto a una sua paziente e di cui è stato spettatore.
“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mc 15, 34)
Queste parole sono l’inizio del Salmo 21, un salmo che gli scribi e i farisei conoscevano alla perfezione. Si tratta di una impressionante cronaca della Passione di Gesù: è una fotografia scattata prima dell’evento, una fotografia che Dio solo poteva scattare. L’Amore infinito ha attraversato la nostra cattiveria in tutta la sua ampiezza e l’ha vinta: l’ha sconfitta con l’ampiezza dell’Amore. L’abbiamo capito? Gesù continua a gettare sprazzi di luce nel buio di ogni tempo.
“Ho sete” (Gv 19, 28)
La sete di Gesù è sete di amore e il suo grido attraversa i secoli e interroga anche ciascuno di noi»; a tal proposito Madre Teresa di Calcutta, la cui vita è stata una risposta a tale grido di Cristo, si rivolgeva così al Signore: «Gesù, ti disseto! Dovunque andrò, seminerò amore! E te lo porgerò per dissetare la tua insaziabile sete di amore.
“Tutto è compiuto” (Gv 19, 30)
Che cosa è compiuto? È compiuto lo svelamento del vero volto di Dio! Sulla Croce è caduto il velo di tante caricature di Dio costruite dagli uomini ed è apparso il vero e affascinante volto di Dio: Dio è Amore e la sua onnipotenza è esclusivamente Onnipotenza di Amore.
“Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (Lc 23, 46)
L’ultima espressione sulle labbra del Crocifisso testimonia che «la morte non è un salto nel buio né, tantomeno, è un salto nell’abisso del niente: la morte è un abbraccio con Dio! Come sono belle le ultime parole di Gesù e come sono rassicuranti per noi! Il viaggio della nostra vita va verso un incontro: e noi dobbiamo prepararci a quell’incontro per essere pronti e capaci di rispondere all’abbraccio di Dio.